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Post parto: come affrontare il ritorno a casa con il neonato

Dopo le dimissioni dall’ospedale siamo finalmente pronte a tornare a casa con il bebè: ma cosa dobbiamo aspettarci da questo momento? Quali sono gli effettivi cambiamenti che sin da subito caratterizzeranno la nostra vita quotidiana? Scopriamolo insieme.

Il parto ed il post parto

Le prime 48 ore a casa dopo aver finalmente ricevuto le dimissioni dall’ospedale possono essere in assoluto le più critiche per la neomamma e, di riflesso, per il resto della famiglia. Uno dei fattori che più di altri può agire sull’equilibrio psicofisico della donna (e del suo bebè) è, almeno in questo lasso di tempo, il tipo di parto che ha dovuto affrontare.

Questi giorni potranno essere diversi da quello che avevi in mente e anche se avessi frequentato un corso pre-parto potresti trovarti ad affrontate inconvenienti che non ti aspettavi. Se vuoi sapere le cose sul parto che nessuno ha mai osato dirti non c’è niente di meglio che leggere i suggerimenti che una mamma ha raccolto in questo articolo https://www.mestieremamma.it/mamma/post-parto-cosa-succede-quanto-dura-10-cose-da-sapere. Serviranno a tenerti a contatto con la realtà e ad insegnarti suggerimenti pratici su come affrontare situazioni comuni a tutte le mamme.

Il corpo avrà infatti bisogno di un periodo più o meno lungo di riposo. In questa fase non c’è niente di male a chiedere o ad accettare un aiuto da parte del partner, della mamma, della suocera o di chiunque altro si ritenesse all’altezza del compito. Sarà necessario assolvere sin da subito a tutti i bisogni del piccolo, ma anche iniziare nuovamente a prendersi cura della casa, che comunque, come scritto in questo articolo su grazia.it, fa bene alla salute, per motivi che nemmeno immagini.

I bisogni del bebè

Il piccolo avrà sin da subito bisogno della mamma. Ad un giorno dalla nascita il bimbo potrebbe trascorrere l’intera giornata dormendo ed intervallando i suoi sonnellini con qualche breve pausa poppata. Successivamente però, trascorsi circa 3 giorni dal momento del parto, il pargolo intensificherà le sue richieste di latte materno.

I primi giorni di vita del bambino dovrebbero essere caratterizzati dalla vicinanza costante della madre. Tenere il piccolo vicino a sé, dedicargli il proprio tempo libero (che in quei giorni sarà parecchio) e fargli conoscere la mamma ed il papà sono bisogni imprescindibili. I contatti pelle a pelle infatti creano un intenso scambio di ossitocina, ormone che nella donna concorre non solo alla nascita di un buon rapporto madre-figlio ma anche alla stimolazione della produzione di latte materno.

Attenzione poi all’educazione che, sin già da questa fase della vita, si deciderà di impartire al piccolo. Sebbene abbia ancora qualche giorno di vita il bebè potrebbe infatti fare i capricci, approfittare della tendenza di qualche familiare a viziarlo un po’ troppo e così via. Il suggerimento è quindi quello di mettere sin dall’inizio tutti i paletti del caso.

Se necessario potrai fare shopping online almeno per i prodotti più personali, glissare con gentilezza le richieste di amici e parenti che vorrebbero sin da subito invitarsi a casa per conoscere il neonato e vivere con intensità questo meraviglioso momento della vita.

Attenzione infine a feci ed urine. La popò infatti nell’arco della prima giornata di vita sarà nera ed appiccicosa ed il piccolo riuscirà ad urinare soltanto una volta. Poi, già dopo 48 ore, le feci diventeranno marroncine o verdastre ed il piccolo urinerà un paio di volte al giorno. Se così non fosse sarà necessario contattare il pediatra.

L’allattamento al seno

Nei giorni immediatamente successivi al parto il suggerimento è quello di riposarti il più possibile, di prendere confidenza con il neonato e con la pratica dell’allattamento al seno. A casa sarà necessario avere già tutto pronto per far fronte a questa necessità. Le neomamme dovrebbero infatti provvedere a prepararsi un corredino composto da cuscini adatti allo scopo, coppette assorbilatte ed immancabili creme per capezzoli.

Non tutte le neomamme riescono subito ad allattare al seno il loro piccolo. Non c’è da preoccuparsi, purché il bimbo non resti digiuno. Allo scopo è possibile contattare dei consulenti per l’allattamento o servirsi dei siti web dedicati. Il suggerimento comunque è quello di provare e riprovare cercando di evitare il più possibile il latte artificiale. Inizialmente il bambino potrebbe voler mangiare a distanza di un’ora o meno dall’ultima poppata. Bene: allattare spesso serve anche a produrre più latte.

Buona abitudine è allattare il bambino seguendo non tanto una rigida tabella di marcia quanto piuttosto le richieste del piccolo. I bebè segnaleranno inequivocabilmente il loro bisogno di latte. Sarebbe inutile o deleterio cercare di farli mangiare per forza ad orari prestabiliti. Per controllare che tutto avvenga in maniera sicura e comunque non eccessivamente fuori dagli standard è possibile avvalersi di apposite app (oltre che dei suggerimenti del pediatra).

Depressione post parto

Non è raro che le neomamme, soprattutto una volta lontane dall’ospedale, inizino a percepire un senso di inadeguatezza, a sentirsi sole, tristi e poco capaci di provvedere al piccolo. In questi casi è bene chiedere subito l’aiuto di una persona cara che sappia anche infondere un po’ di sicurezza nella neomamma o, meglio ancora, di uno psicoterapeuta.

Del resto la cosiddetta baby blues è una condizione scaturita dal disordine ormonale tipica di questo periodo. Si tratta quindi di una condizione fisiologica che comunque dovrebbe rientrare nell’arco di pochi giorni.

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