Tipologie di inseminazione artificiale e nuove tecniche
Molte coppie condividono il sogno di diventare genitori. Eppure quando cercando di concepire un bambino scoprono che la strada è più tortuosa di quello che pensavano.
Concepire un figlio, specialmente superati i trent’anni, diventa sempre più difficile. Fortunatamente però grazie alle nuove tecniche è possibile fecondare l’ovulo e aumentare le possibilità che la donna resti incinta.
Inseminazione artificiale: quali sono le tipologie
Negli ultimi anni è diventato sempre più difficile per molte coppie concepire un figlio in modo naturale. Ecco perché le tecniche di fecondazione assistita sono sempre più richieste.
Lo scopo è quello di favorire la fecondazione dell’ovulo attraverso procedure mediche e di laboratorio. Le coppie con problemi reali di fertilità possono così coronare il loro sogno e, in alcuni casi, anche quando uno dei due non può avere assolutamente i figli. In Italia è permesso infatti poter ottenere ovuli o spermatozoi da un donatore.
In questa guida ti spieghiamo quali sono le principali tipologie di fecondazione assistita con la speranza di aiutarti in parte a fare una scelta il più consapevole possibile. La scelta finale però la devi prendere insieme al medico che ti segue in questa procedura, sarà lui in base alla analisi svolte a capire qual è quella che può darti i migliori risultati.
Fecondazione assistita
Quando si parla di fecondazione assistita ci si riferisce a tutte quelle tecniche che permettono all’ovulo e lo spermatozoo di incontrarsi. L’inseminazione artificiale non è l’unica tecnica, però è sicuramente la più famosa quando si parla di fecondazione assistita.
Nel nostro paese è una tecnica considerata sicura ed è autorizzata dalla Legge italiana. Tante coppie hanno scelto di ricorrervi anche quando uno dei due non ha gameti “buoni” per la riproduzione. E’ possibile infatti in caso di sterilità o infertilità ricorrere alla donazione di ovuli o spermatozoi da una persona esterna alla coppia.
I costi dell’inseminazione artificiale variano in base alla struttura e le necessità della coppia. Per esempio se c’è da assumere farmaci o ricorrere a un donatore esterno i costi cambiano. Nel settore pubblico i costi sono inferiori, però i tempi molto più lunghi. E’ possibile dover aspettare anche oltre dodici mesi.
Inseminazione artificiale
L’inseminazione artificiale è una delle tecniche più richieste dalle coppie che hanno problemi ad avere figli. Il seme maschile viene trattato in laboratorio per essere poi inserito nell’utero della donna. L’obiettivo in questo caso è di favorire l’incontro con l’ovulo e assicurarsi che avvenga quando le occasioni sono ottimali.
Prima di procedere con l’inseminazione perciò non solo lo spermatozoo deve essere trattato ma anche il ciclo femminile deve essere sottoposto al monitoraggio. Quando la donna ha problemi di ovulazione infatti deve ricorrere alla stimolazione assistita, così che la cellula uovo possa raggiungere la piena maturazione.
I farmaci utilizzati in questo caso sono il clomifene o alcune molecole ormonali. Deve essere somministrato per 15 giorni, cioè il periodo normale per raggiungere l’ovulazione. La clinica Fertilab Barcellona dichiara che il tasso di gravidanza usando questa tecnica oscilla tra il 20 e il al 30% per ogni ciclo.
Procreazione assistita
La procreazione assistita e la fecondazione assistita non sono la stessa cosa. Vogliamo chiarire subito questa differenza perché a causa dei termini simili spesso vengono confuse. La procreazione assistita racchiude tutte quelle tecniche che aiutano a favorire il concepimento di un figlio, tra cui vi è appunto anche la fecondazione assistita.
Le tecniche di procreazione medicalmente assistita, come riportato sul sito della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS) si suddividono infatti in tre livelli. Quelle di primo livello include tecniche di inseminazione artificiale mentre quelle di secondo e terzo livello quelle di fecondazione in vitro come la FIVET e la ICSI delle quali parleremo tra poco.
FIVET e ICSI
La FIVET è un tipo di fecondazione in vitro. Significa che l’embrione viene concepito all’interno di una provetta e solo dopo che è avvenuto l’impianto viene trasferito nell’utero. Ricorrono a questa tecnica le coppie quando si sono sottoposte senza risultati, all’inseminazione artificiale. Altrimenti quando l’uomo ha problemi relativi alla produzione e il funzionamento degli spermatozoi oppure la donna soffre di malattie alle tube o di endometriosi severa.
La FIVET consiste nella somministrazioni di farmaci che provocano l’ovulazione multipla. In questo periodo sono realizzate diverse ecografie (ecco la lista degli esami in gravidanza) per vedere a che punto è la stimolazione ovarica. Quando i follicoli sono delle giuste dimensioni l’ormone HCG li induce a maturazione e dopo sole 36 ore è possibile prelevarli in day hospital. Gli ovuli vengono fecondati in provetta e poi trasferiti di nuovo nell’utero.
La ICSI invece è un’altra tecnica di inseminazione in vitro però si differenzia un po’ dalla FIVET. A livello medico è nota come microiniezione intracitoplasmatica. Viene iniettato un solo spermatozoo in un ovulo grazie a una micropipetta. Viene preferita alla FIVET quando il problema di infertilità riguarda l’uomo. Davanti a molti spermatozoi poco attivi è possibile scegliere quello più attivo e usarlo per tentare la procreazione.