Cucinare con i bambini: attività divertente e propedeutica per la loro crescita
Cucinare con i bambini significa trovare un modo divertente per trascorrere del tempo insieme, per tenerli impegnati, per averli costantemente sott’occhio e per evitare che combinino guai.
Difficilmente proponendo a nostro figlio di preparare insieme il ciambellone per la merenda o la torta che piace tanto a papà ci sentiremo rispondere con un no. Cucinare per lui è un gioco, un modo come un altro per sentirsi grande.
In cucina con i bambini
Cucinare con i bambini è un’attività che può rivelarsi particolarmente apprezzata dai più piccoli.
Chiariamoci: quando tutto sarà finito questo piacevole passatempo non dovrà necessariamente essere bandito dalle nostre case, adesso però abbiamo tutto il tempo e tutta la serenità possibile per dedicarci ai fornelli. Il clima è tra l’altro perfetto per stare un po’ di più insieme ai nostri figli. Non dovendo correre a lavoro non ci cambierà poi molto se per preparare i biscotti impiegheremo due ore anziché una, non essendoci la possibilità di ricevere visite improvvise non ci interesserà granché della cucina un po’ in disordine e così via.
Di contro avremo proficuamente impegnato la giornata, avremo organizzato il tempo del piccolino insegnandogli magari qualcosa, avremo sviluppato delle eventuali doti nascoste e la sua innata creatività e l’avremo aiutato a sopportare un po’ meglio una fastidiosa reclusione forzata. Anche questo significa essere una brava mamma. Inoltre, come spiega questo articolo sul sito di Repubblica, che riporta i risultati di Altroconsumo, la pratica di cucinare con i propri figli è utile per rimediare alle cattive abitudini alimentati dei bambini.
Sicurezza in cucina
Prima di permettere al bimbo di cucinare qualcosa dobbiamo sempre verificare che l’ambiente sia sicuro ed adatto anche ai più scalmanati. Questo significa rimuovere dai punti facilmente accessibili coltelli, oggetti appuntiti o potenzialmente pericolosi.
Siccome fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio, anche una volta fatto ciò sarebbe il caso di non lasciare comunque da soli in cucina i nostri figli, di non distrarsi e di non voltargli le spalle nemmeno per un attimo.
Facciamo in modo anche che i bimbi non tocchino il forno né tanto meno i fornelli, oppure ancora le pentole piene di acqua bollente o che non possano tirare la tovaglia trascinandosi dietro tutte le stoviglie e magari ferendosi con i cocci.
Gli utensili da cucina
Fissiamo perciò delle regole e facciamo capire ai nostri figli che potranno toccare soltanto gli attrezzi che metteremo sul tavolo di lavoro e soltanto dopo averci chiesto il permesso.
Avviata la collaborazione con il piccolino di casa, equipaggiamolo a dovere. Anche questo servirà a creare un piacevole diversivo… Bardiamo il bimbo con un bel grembiule, mettiamogli in mano un bel cucchiaione di legno, diamogli delle formine in plastica ed assicuriamoci che riesca ad arrivare al tavolo in maniera comoda e sicura.
Coinvolgere i bambini
Una volta usciti dalla quarantena e quindi abbandonate tutte le restrizioni del caso, potremo rendere le esperienze culinarie dei nostri bambini ancora più simpatiche e coinvolgenti. Questo significa portarli con noi a fare la spesa necessaria a preparare un dato dolce o un certo menu. Se il piccolo non può uscire di casa possiamo comunque stilare insieme la lista degli ingredienti da comprare, facendogli scegliere per esempio il tipo di decorazioni da utilizzare o spiegandogli perché sarebbe meglio preferire una cosa anziché un’altra.
Per aiutare nostro figlio a sentirsi piacevolmente coinvolto nella questione potremmo anche stilare insieme a lui il menu per una particolare occasione. Soprattutto lasciamo che sia lui a scegliere. Nella categoria “Alimentazione” del sito mammastobene, ci sono tanti articoli dedicati a questo argomento e sopratutto consigli utili alle mamme per convincere i bambini a mangiare cibi che solitamente rifiutano, come per esempio le verdure. Magari possiamo concedere al bambino che mostri particolare interesse per quest’attività di preparare una cena a settimana per tutta la famiglia.
Ovviamente dovremo poi anche gratificarlo a dovere: attenzione quindi ad eventuali commenti impropri dei commensali. Chiariamo sempre a priori, una volta seduti a tavola, che la cena ci è stata gentilmente preparata dal bimbo di casa: servirà da monito.
Ed i più piccoli? Beh, anche per loro c’è qualcosa da fare in cucina: possiamo lasciargli decorare i dolci, farcire le pizze, mescolare gli impasti, dar forma ai biscotti e così via. L’importante è non assegnargli mai compiti superiori alle loro possibilità: i bambini ne uscirebbero frustrati e difficilmente propensi a passare ancora del tempo con noi dietro ai fornelli…
Suggerimenti pratici
Cucinare con i bambini deve essere un’attività rilassante e divertente, quasi un gioco. Facciamolo perciò quando non abbiamo tempi risicati, quando non hanno troppi compiti da consegnare alla maestra, se non aspettiamo visite, nelle giornate in cui non dobbiamo andare a lavoro e così via.
Un altro suggerimento pratico è quello di divertirsi perché agli occhi di nostro figlio entrare in cucina a pasticciare significa quasi andare al parco giochi. Mettiamoci in testa perciò di non polemizzare per il caos che immancabilmente si creerà in giro, per le macchie sul grembiule, per la farina tra i capelli e quant’altro: renderemmo il gioco noioso e frustrante e sicuramente non è per questo che abbiamo coinvolto il nostro piccolino nella preparazione di torte e biscotti.